Chi non ne ha almeno una? Un'abitudine forte, un piccolo vizio, o anche una leggera ossessione? Dopotutto non c'è di che vergognarsi, anzi: inizio proprio a pensare che facciano parte della natura umane, e che, al contrario, sia impossibile non averne. Mi stuzzica l'idea di fare un piccolo studio... Ci sono quelle diffuse e le più rare, quelle di gruppo e le individuali, quelle neutre, quelle cattive e quelle buone. Ma, in fondo, le abitudini non fanno altro che descrivere noi stessi, costituiscono un elemento in più per determinare il corso degli eventi. Tra le più note vi sono la dipendenza da caffé, il fumo, l'alcol, per finire poi con il baratro delle droghe. Ma queste sono banalità!
Gli americani hanno una dipendenza di massa da bibite ghiacciate. Non importa quanti gradi ci siano, 30 o -10, Celsius ovviamente, loro camminano per strada con quei bicchieroni trasparenti pieni di ghiaccio. Il ghiaccio sta agli americani come a noi sta non so neppure cosa. Lo ven-do-no!!! Tu vai al supermercato e trovi sacchi di ghiaccio. Ci sono persino dei venditori ambulanti specializzati nel settore. E noi, poveri bimbi italiani, cresciuti nella triste consapevolezza che d'inverno il gelato non si può mangiare... Personalmente ho dovuto aspettare più di vent'anni e un'operazione ai denti, con tanto di punti nella bocca, per poterne avere uno a febbraio. Magari è da questo che abbiamo derivato la nostra dipendenza di gruppo, noi accaniti mare-dipendenti? No, non credo; ma forse un po' ha influito.
In realtà credo che quasi tutto possa indurre dipendenza. Dipendenza sociale, che trovo un po' stressante, dipendenza da competizione o da autoaffermazione, per chi non ha sufficiente stima in se stesso e deve cercare sempre nuove conferme, da sesso, da videogiochi. Ed ogni persona può averne una o varie, egualmente forti o modulate, singole e di gruppo, in una combinazione del tutto unica.
La mia amica credo abbia scelto la più particolare: lei è telefilm dipendente. Li vede tutti, su qualsiasi argomento e indipendentemente da orario e canale della trasmissione. Per una cosa del genere serve passione, per interessarsi e vivere ogni storia come se ti coinvolgesse davvero, pazienza, sopportando le varie complicazioni escogitate dagli sceneggiatori per far lievitare il numero di episodi, e forza. Sì forza! Perché non sempre le cose vanno come si vorrebbe, e se li vedi proprio tutti incappi anche in quelli senza lieto fine, o con un lieto finoeche però necessita di alcuni sacrifici. La morte di Nina o di Paolo a Distretto di Polizia hanno garantito incassi extra per i produttori di fazzoletti di carta. Ma come puoi, dopo due intere serie, qualcosa tipo 40 episodi, proprio quando finalmente ci si preparava per il matrimonio tra il commissario e l'ispettore, farmi ritrovare il cadavere di lui nel bel mezzo di una cava di marmo? Ma dico: ma ce l'hai un cuore??? Personalmente non ho ancora accettato la perdita di Sergio Amato, nonostante la sua auto sia esplosa alla fine della 4 serie della Squadra, che è stata chiusa due anni fa dopo la fine dell'8.
Sì, mi piace. E qualche volta puoi anche imparare qualcosa, uscire di casa e pensare che, in fondo, quei tuoi amici comodi, che ti visitano ogni settimana ma mai in modo intrusivo, ti hanno insegnato qualcosa di speciale, che in qualche modo ti hanno fatto ricominciare a sperare... Bhe, se posso scegliere, e se alla mia amica non dispiace, quasi quasi un pensierino ce lo faccio...
Gli americani hanno una dipendenza di massa da bibite ghiacciate. Non importa quanti gradi ci siano, 30 o -10, Celsius ovviamente, loro camminano per strada con quei bicchieroni trasparenti pieni di ghiaccio. Il ghiaccio sta agli americani come a noi sta non so neppure cosa. Lo ven-do-no!!! Tu vai al supermercato e trovi sacchi di ghiaccio. Ci sono persino dei venditori ambulanti specializzati nel settore. E noi, poveri bimbi italiani, cresciuti nella triste consapevolezza che d'inverno il gelato non si può mangiare... Personalmente ho dovuto aspettare più di vent'anni e un'operazione ai denti, con tanto di punti nella bocca, per poterne avere uno a febbraio. Magari è da questo che abbiamo derivato la nostra dipendenza di gruppo, noi accaniti mare-dipendenti? No, non credo; ma forse un po' ha influito.
In realtà credo che quasi tutto possa indurre dipendenza. Dipendenza sociale, che trovo un po' stressante, dipendenza da competizione o da autoaffermazione, per chi non ha sufficiente stima in se stesso e deve cercare sempre nuove conferme, da sesso, da videogiochi. Ed ogni persona può averne una o varie, egualmente forti o modulate, singole e di gruppo, in una combinazione del tutto unica.
La mia amica credo abbia scelto la più particolare: lei è telefilm dipendente. Li vede tutti, su qualsiasi argomento e indipendentemente da orario e canale della trasmissione. Per una cosa del genere serve passione, per interessarsi e vivere ogni storia come se ti coinvolgesse davvero, pazienza, sopportando le varie complicazioni escogitate dagli sceneggiatori per far lievitare il numero di episodi, e forza. Sì forza! Perché non sempre le cose vanno come si vorrebbe, e se li vedi proprio tutti incappi anche in quelli senza lieto fine, o con un lieto finoeche però necessita di alcuni sacrifici. La morte di Nina o di Paolo a Distretto di Polizia hanno garantito incassi extra per i produttori di fazzoletti di carta. Ma come puoi, dopo due intere serie, qualcosa tipo 40 episodi, proprio quando finalmente ci si preparava per il matrimonio tra il commissario e l'ispettore, farmi ritrovare il cadavere di lui nel bel mezzo di una cava di marmo? Ma dico: ma ce l'hai un cuore??? Personalmente non ho ancora accettato la perdita di Sergio Amato, nonostante la sua auto sia esplosa alla fine della 4 serie della Squadra, che è stata chiusa due anni fa dopo la fine dell'8.
Sì, mi piace. E qualche volta puoi anche imparare qualcosa, uscire di casa e pensare che, in fondo, quei tuoi amici comodi, che ti visitano ogni settimana ma mai in modo intrusivo, ti hanno insegnato qualcosa di speciale, che in qualche modo ti hanno fatto ricominciare a sperare... Bhe, se posso scegliere, e se alla mia amica non dispiace, quasi quasi un pensierino ce lo faccio...
Su quest'argomento non posso esimermi dal dire la mia... Forse la mia vita attuale non lascia spazio a molte dipendenze, ma ce n'è una che ha sicuramente preso il sopravvento... secondo voi qual è? Io so solo che di smettere non ho proprio voglia....
RispondiEliminaUn bacio, questo post è stupendo...
F