sabato 20 marzo 2010

alla scoperta di Chicago... Giorno I












Eccoci qui. La primavera è alle porte, e noi lasciamo la piccola cittadina in cui abitiamo per la città americana per eccellenza... Signori e signori, spring break a Chicago! Ed ecco a voi la città dei grattaceli che si rispecchiano nel grande Lago Michigan, dei locali in cui ascoltare jazz e blues, regno dei più famosi gangsters della storia.
Il pullman di linea proveniente da Indianapolis ci lascia presso la Union Station of Chicago, in una strada che divide i palazzi dai grandi grattacieli. Girato l'angolo, e oltrepassata la linea ferroviaria... ci troviamo davanti, o meglio sotto, la Willis Tower, meglio conosciuta col suo vecchio nome di Sears Tower, attualmente grattacielo più alto degli Stati Uniti e terzo al mondo. Come inizio, non c'è male! Un giro attorno, qualche scatto, e via. Con lo sguardo costantemente diretto verso l'alto, ci aggiriamo per le strade del loop, dove i raggi del sole si riflettono sulle lucenti superfici dei grattacieli. Intanto, sui marciapiedi, americani che vanno e che vengono, uomini e donne d'affari che corrono alla ricerca di un panino e un bicchierone di caffé per il pranzo. Qualcuno si ferma e compra il giornale: qui le tipiche cassette per la vendita autogestita dei quotidiani sono vuote, perché molti poveri, generalmente afroamericani, prelevano tutte le copie per poi rivenderle. Anche così si può sopravvivere.
In meno di un'ora siamo già a Millennium Park, dove i grattacieli si riflettono sul Bean, una sorta di confetto ultra-riflettente la cui curvatura distorce le immaggini dilatando o accorciando le distanze, creando curiosi giochi d'immagine che tutti si devertono a fotografare. Ognuno inventa una nuova posizione, prova un nuovo effetto, tutti affollandosi attorno all'opera... A voi la scelta!
Lasciato Millennium Park, con le sue fontane digitali, le nuove sculture internazionali e tutto il complicato apparato architettonico deputato a proteggere l'anfiteatro dai rumori stradali - sì, perché Chicago ha starde ad alta velocità che spuntano nei punti più assurdi - ci incamminiamo verso il fiume, oltre il quale si trova il nostro albergo.
Dopo una doccia e un po' di riposo, eccoci di nuovo in marcia. Questa volta con passo misurato e andatura ricercata... siamo alla scoperta del Magnificent Mile, ovvero quella che potremmo definire la Via dei Condotti dei Grandi Laghi. Prada, Guess, Burberry, Gucci Victoria's Secret e quant'altro; ma anche Disney Store con un paperino gigante sospeso in aria e un negozio di cioccolato con tanto di mega-distributore spettacolare, che scende dal soffitto. Tutto "all'ombra" dei grattacieli. Proseguiamo fino ad arrivare alla Water Tower, che spunta all'improvviso nel mezzo della strada, e tra tanta grandezza risulta quasi invisibile. Subito dietro, il John Hancock Center, valida alternativa alla Willis Tower se si vuole ammirare il panorama: al piano 94 potete scegliere tra ristorante e bar. Un piccolo "segreto": la vista migliore la si può godere dal bagno delle donne, dove le porte si affacciano su una parete a vetro che domina tutta la Chicago che conta... Spiacente per i maschietti!!

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